Cruciani avvia la penetrazione negli USA e lancia la sua prima capsule genderless

Procede spedito il riposizionamento nell’alto di gamma di Cruciani, il marchio umbro di cashmere della Maglital S.r.l., società che da marzo 2022 è controllata al 100% dalla multinazionale Orlean Invest Holding capeggiata dal fondatore e chairman Gabriele Volpi, che oggi lancia una capsule e incrementa i progetti distributivi.

Cruciani continua il suo percorso al riposizionamento nel segmento Easy Luxury con la volontà di presentarsi sempre di più come brand di total look”, spiega infatti a FashionNetwork.com il CEO di Cruciani, Bruno Savio. “Questo si traduce in un’offerta versatile e contemporanea sia nel mondo uomo che donna, pur mantenendo il nostro focus su valori come timeless, sostenibilità, autenticità. Il core business è, e vuole continuare ad essere, il cashmere in abbinamento a capi dalla confezione di altissima sartoria”, aggiunge Savio, il quale ha riscontrato che “le reazioni del mercato sono positive, con un incremento dell’interesse da parte di una clientela sofisticata e alla ricerca di heritage e qualità, intrinsechi nel nostro savoir-faire”.

Tra i piani retail per il 2024, Cruciani sta “collaborando con department store come Rinascente per creare pop-up store che ci permettano di promuovere il nostro universo. Il prossimo appuntamento sarà ad ottobre”, precisa il CEO. “Abbiamo inoltre importanti partnership con multibrand store di eccellenza sia al livello nazionale che all’estero. Questi sforzi mirano a consolidare la nostra posizione nei mercati chiave e a offrire un’esperienza di shopping esclusiva e personalizzata”.

Invece, a livello wholesale, Cruciani è attualmente distribuito tramite in circa 100 punti vendita a livello globale, con una presenza in oltre 10 nazioni. Naturalmente, “l’intento è rafforzare la nostra presenza in modo più capillare”, aggiunge Bruno Savio.

I principali mercati di Cruciani sono l’Europa (con Italia, Germania e Spagna in particolare), seguita da area CSI, Russia e Corea del Sud, “con uno sviluppo sempre più significativo nelle regioni APAC e CSI e un recente avvio di penetrazione negli USA”, rivela il CEO, che anticipa progetti sull’e-commerce per il 2025. “Stiamo lavorando ai processi interni per sostenere questo canale strategico e chiave per la visibilità e lo sviluppo del brand”, dice.

Con la sua produzione 100% Made in Italy, Cruciani può anche vantare una filiera corta, in quanto circa il 70% della produzione è realizzato internamente, supervisionato da maestre magliaie e telai di ultima generazione. Attualmente sono 30 i dipendenti diretti, mentre nello showroom a Milano c’è una presenza di figure attive nel marketing e nelle vendite. “Siamo in fase di riorganizzazione dei ruoli e dei processi per permettere al business di svilupparsi con le competenze necessarie al supporto della visibilità del brand e alla gestione operativa”, assicura Bruno Savio. “La crescita del business è costante e prospetta un’accelerazione importante nei prossimi anni”, ricorda ancora il dirigente, sottolineando come ogni processo aziendale sia “improntato al rispetto e alla sostenibilità, in linea con gli standard internazionali di tutela ambientale. Questo impegno ha portato Cruciani a ottenere la certificazione norvegese Det Norske Veritas per la salvaguardia della vita, della proprietà e dell’ambiente”.

Il segmento uomo si conferma essere il driver di maggiore crescita per il marchio italiano, mentre la linea donna, lanciata un paio di stagioni fa, sta iniziando a ottenere una propria fetta di mercato. “Anche in questo segmento abbiamo preso delle decisioni strategiche importanti per dare un profilo competitivo alla linea”, aggiunge Bruno Savio. “La previsione per il 2024 è di continuare questa tendenza di crescita e riposizionarsi in modo solido e costante. Contiamo di chiudere in crescita a doppia cifra, sebbene le congiunture di mercato siano oggi sfidanti per il settore. Crediamo molto nel nostro prodotto, come nella scelta di dare continuità al bello e fatto bene”.

Come ben fatta è anche l’ultima capsule collection creata dal brand, la sua prima dal concept genderless, tanto da essere stata denominata “Both”, ovvero entrambi (sottinteso, i generi, ndr.), e pensata per celebrare un nuovo concetto di vestibilità. Si tratta di 4 total look pensati per essere versatili e inclusivi e attraversare liberamente i confini tra il guardaroba maschile e femminile, esaltando la bellezza e la libertà individuale. Spiccano una light jacket in cotone e lino, un blazer in maglia di cotone con bottoni old silver dal fit loose, e degli shorts in tencel blend. Le sfumature di colore sono calde e avvolgenti e richiamano le suggestioni dell’estate italiana.

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